Psicoterapia EMDR

(Eye Movement Desensitization and Reprocessing)




Renè Magritte, Le faux miroir, 1935


Psicoterapia EMDR
(Eye Movement Desensitization and Reprocessing)


Il trauma psicologico può essere definito come una "ferita dell'anima", come qualcosa che rompe il consueto modo di vivere e vedere il mondo e che ha un impatto negativo sulla persona che lo vive.
Nel corso della vita una persona può andare incontro ai cosiddetti "piccoli traumi" o traumi con la "t" minuscola, vale a dire quelle esperienze soggettivamente disturbanti caratterizzate da una percezione di pericolo non particolarmente intesa (come, ad esempio, subire un'umiliazione o delle relazioni problematiche con delle persone significative durante l'infanzia).
Accanto a questi traumi di piccola entità si possono incontrare traumi con la "T" maiuscola, cioè tutti quegli eventi che portano alla morte o che minacciano l'integrità fisica propria o delle persone care.
A questa categoria appartengono eventi di grande portata, come ad esempio disastri naturali, abusi, incidenti etc. La ricerca scientifica ha dimostrato che le persone reagiscono alle due tipologie di trauma, dal punto di vista emotivo, mostrando gli stessi sintomi.

L'evento traumatico ha un impatto talmente profondo sull'organismo e sul cervello, da provocare una serie di reazioni di stress fisiologiche, che nel 70-80% dei casi tendono a risolversi naturalmente senza un intervento specialistico.
Questo avviene perché l'innato meccanismo di elaborazione delle informazioni presente nel cervello di ognuno di noi è stato in grado di integrare le informazioni relative a quell'evento all'interno delle reti mnestiche del nostro cervello, rendendolo "digerito", ricollocato in modo costruttivo e adattivo all'interno della nostra capacità di narrare l'accaduto.
Se questo non avviene, le persone possono continuare a soffrire per un evento traumatico anche a distanza di moltissimo tempo dall'evento stesso.
Spesso riportando il vissuto legato alle medesime sensazioni angosciose, portando al delinearsi di un Disturbo Post-Traumatico da Stress, caratterizzato appunto dal "rivivere" continuamente l'evento traumatico, continuando a provare tutte le emozioni, sensazioni e pensieri negativi esperiti in quel momento.
E' proprio quando ci si rende conto che le reazioni sono di questo tipo e che la sofferenza è significativa che è necessario chiedere aiuto ad uno specialista.

Come funziona l'EMDR?
L'EMDR sfrutta i movimenti oculari alternati, o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra, per ristabilire l'equilibrio eccitatorio/inibitorio, permettendo così una migliore comunicazione tra gli emisferi cerebrali. Sono proprio i movimenti oculari saccadici e ritmici tipici della terapia EMDR, concomitanti con l'individuazione dell'immagine traumatica, delle convinzioni negative ad essa legate e del livello di disagio emotivo, che facilitano la rielaborazione dell'informazione, fino alla risoluzione dei condizionamenti emotivi e dei disturbi ad essi associati. La terapia EMDR procedendo tramite catene associative, collegate con stati che condividono gli elementi sensoriali, cognitivi o emotivi del trauma si configura come una terapia non-direttiva in quanto la persona è incoraggiata semplicemente a "notare" ciò che avviene.
    La psicoterapia EMDR è consigliabile nei seguenti casi:
  • Disturbo Post-Traumatico da stress (PTSD) causato da: Incidenti, malattie, aggressioni, violenze fisiche o psichiche, abusi, grandi catastrofi naturali, lutti, ecc.